Qualcuno, nell’ASL Salerno, crede che NURSIND stia giocando a rimpiattino sulla tematica del personale infermieristico ed OSS impiegato nelle direzioni sanitarie dei vari presidi ospedalieri e territoriali. A fronte dell’inerzia dimostrata dai dirigenti apicali, NURSIND avverte che se entro il 02 ottobre 2025 non arriveranno risposte concrete, si procedera’ senza indugio con la Corte dei Conti. Il tempo e’ scaduto. Per tutti.

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ANCORA UNO SCHIAFFO A MIGLIAIA DI LAVORATORI

REGIONE CAMPANIA BLOCCA IL CONCORSO UNICO PER OSS

In considerazione di sopraggiunte criticità tecniche e
organizzative, i cui tempi di risoluzione non consentono
allo stato l’espletamento del concorso unico regionale
per O.S.S. Nelle date già comunicate, tutte le prove del
22-24-25 e 26 settembre sono rinviate a data da
destinarsi

FORSE IL SENTIMENTO DELLA VERGOGNA E’ IL PIU’ APPROPRIATO

L’ASL Salerno, prima chiama i lavoratori a prestare ore ed ore di lavoro straordinario per colmare le lacune di organico, poi dirama una direttiva per non pagare il dovuto ai lavoratori stessi, dimenticando che il tutto derivi da un’organizzazione del lavoro che definire pessima è un eufemismo.

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ANCORA UN SUCCESSO PER LA STRUTTURA FORMAZIONE DEL NURSIND SALERNO CHE HA INAUGURATO UN NUOVO FORMAT FORMATIVO CHE FONDE LA TEORIA CON LA PRATICA, IL TUTTO IMMERSI NELLA NATURA PIU’ LUSSUREGGIANTE. LE ABITUDINI DI VITA CORRELATE DIRETTAMENTE AI CONSUMI ALIMENTARI, SONO STATE SPIEGATE DA ESPERTI DEL SETTORE ALIMENTARE E DA UNA GUIDA LOCALE CHE HA FATTO VIVERE MOMENTI DI RARA EMOZIONE IN UN VECCHIO BORGO DEL CILENTO.

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LA SITUAZIONE ORGANIZZATIVA CHE STANNO VIVENDO GLI OSPEDALI A SUD DI SALERNO, IMPONGONO UNA SERIA ANALISI SU CARENZA DI PERSONALE, DI SERVIZI E DI ATTRATTIVITA’ CHE SECONDO NURSIND NON PUO’ CHE PASSARE SE NON ATTRAVERSO L’ISTITUZIONE DELLA SECONDA ASL IN PROVINCIA DI SALERNO. LA COSA DAL PUNTO DI VISTA POLITICO E LEGALE SI POTREBBE FARE E NURSIND APPOGGIA INCONDIZIONATAMENTE TALE INIZIATIVA.

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NURSIND HA INIZIATO NEL MESE DI MAGGIO UN’INCISIVA AZIONE DENUNCIANDO TUTTE LE POSIZIONI DI INFERMIERI ED OSS, PER ORA, CHE SVOLGONO LE LORO ATTIVITA’ NEGLI UFFICI DELLE DIREZIONI SANITARIE E/O AMMINISTRATIVE DEI PRESIDI DELL’ASL SALERNO. IN MOLTI HANNO CERCATO DI SALIRE SUL CARROZZONE (STAMPA ED ALTRI SINDACATI), MA NESSUNO VUOLE INCIDERE COME STA FACENDO NURSIND CHE, CON QUESTO TERZO SOLLECITO DIFFIDA L’ASL A CONTINUARE CON IL GIOCO DELLE TRE CARTE. SE NON ARRIVERANNO RISPOSTE, A SETTEMBRE NON RIMARRA’ ALTRO CHE ESPORRE IL CASO, DETTAGLIATAMENTE, ALLA CORTE DEI CONTI, PERALTRO GIA’ AVVISTA RIPETUTAMENTE.

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ANCORA UNA VOLTA I LAVORATORI DELL’ASL SALERNO NON SI VEDONO RICONOSCIUTE LE LORO COMPETENZE ECONOMICHE, INFATTI CON IL MESE DI AGOSTO LA META’ DEI DIPENDENTI HA RICEVUTO UNA BUSTA PAGA FORTEMENTE DECURTATA PER UN PRESUNTO “NON ALLINEAMENTO DELLA MACCHINA”. CONSIDERATO CHE TALE MANTRA VENGA RIPETUTO PIU’ VOLTE DALL’AMMINISTRAZIONE OGNI QUALVOLTA CI SIA UN PROBLEMA, NURSIND CHIEDE CHIAREZZA E PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DEI RESPONSABILI.

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La Suprema Corte di Cassazione, in una recente sentenza, ha rigettato il ricorso di un infermiera che lamentava il demansionamento in quanto costretta ad accudire i pazienti per le cure igieniche. Diverse sigle sindacali, per screditare l’azione di NURSIND, stanno battendo la grancassa a livello nazionale sostenendo la vacuità dell’azione di NURSIND. Paradossalmente, invece, questa sentenza, seppur negativa per la collega, ribadisce un concetto che ogni buon sindacalista dovrebbe oramai conoscere, ovvero che il demansionamento viene provato attraverso la ripetitività del gesto demansionante, ovvero attraverso LA PREVALENZA di quelle azioni che si sostengono demansionanti durante la normale attività quotidiana. Il NURSIND a Salerno, con mille difficoltà, sta dimostrando che la PREVALENZA era palese e impediva agli infermieri di lavorare secondo il loro profilo professionale. A chi spara a zero, cercando di fare terrorismo tra gli infermieri, rispondiamo che la Cassazione Civile, con sentenza Sez. Lav., 22 marzo 2025, n. 7683 – Risarcimento del danno da dequalificazione e demansionamento, ha riconosciuto in toto le istanze avanzate da NURSIND ponendo l’accento sulla fattispecie per cui il riconoscimento della PRVALENZA è la conditio sine qua non un ricorso può essere, o meno, accolto. Quindi, cari “sindacalisti”, fatevene una ragione, non riuscirete mai a fermare il cambiamento epocale che le migliaia di cause aperte in tutta Italia porteranno alla professione infermieristica e, forse, solo allora capirete quanto siete stati insensati.